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Canadese porta in tribunale 16 amici perché non condividono un premio al Lotto Max
Canadese porta in tribunale 16 amici perché non condividono un premio al Lotto Max
Sta facendo discutere in Canada la storia del signor Philip Tsotsos, delivery driver di Windsor, Ontario, che ha citato in giudizio ben 16 ormai ex amici: l'accusa è di non averlo incluso nella spartizione di un premio da 1 milione di dollari centrato a giugno 2021 al Lotto Max dal gruppo di giocatori, di cui egli stesso è stato un membro. Benché da mesi non partecipasse attivamente, il signor Tsotsos – che ha appreso della vincita mediante i social networks - assicura di aver preso parte a quella giocata al Lotto Max, cosa invece che viene negata dagli altri. “Loro hanno realizzato i loro sogni e stanno negando il mio”.
Per 6 anni era parte del gruppo di giocatori
Una storia di un'amicizia che finisce per una vincita alla lotteria. L'avvocato, che ha parlato per llui, ha anche ribadito l'importanza, quando si fonda un gruppo, di scrivere accordi nero su bianco. Comunque il signor Philip assicura di essere incluso in quella giocata: “Utilizzavo un sistema di pagamento per cui il denaro per la mia quota arrivava in ritardo, è stato così per sei anni”, assicura ai microfoni dei giornalisti. “E pensare che la sera stessa gli avevo portato della pizza gratis a casa, e non mi hanno detto niente, ma poi vengo a sapere della vincita al Lotto Max sui social, come vi sentireste voi?” continua, “Per me erano una seconda famiglia, non so perché vogliano tagliarmi fuori”.
Il gruppo dei 16 non cede la posizione
La disputa della vincita milionaria al Lotto Max quindi finirà dritta a giudizio, dove il signor Tsotsos chiederà non solo la sua fetta, che ammonta a 70 mila dollari canadesi (oltre 50 mila euro) ma anche gli interessi. Dall'altro lato, il gruppo dei 16, compatto forse come non mai, fa sapere tramite l'avvocato David Robins che loro non intendono condividere il premio del Lotto Max, perché Tsotsos “Non era parte del gruppo in quel momento, e aveva ancora un arretrato di 30 dollari da versare”. Chi la spunterà in tribunale?
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